Firenze, 26 feb. (askanews) - Accrescere la conoscenza del valore terapeutico del plasma e del processo produttivo dei farmaci plasmaderivati, per incentivare i cittadini alla donazione. E' questo lo scopo della mostra itinerante "Il Viaggio del Plasma", inaugurata a Siena. L'iniziativa è parte di un più ampio progetto di educazione e informazione, rivolto alle comunità delle Regioni del Consorzio Pla.Net che riunisce Toscana, Campania, Lazio, Marche, Molise e Ispettorato Generale della Sanità Militare. "E' una donazione più leggera che si può fare molto più frequentemente. E noi abbiamo bisogno di spiegare questo messaggio ai giovani, perché i giovani sono sempre meno. Non è che non si avvicinino alla donazione, è che sono proprio meno di numero con l'invecchiamento della popolazione. Quindi noi dobbiamo far capire loro l'importanza di produrre questi farmaci", spiega Simona Carli che dirige il Centro Regionale Sangue della Regione Toscana.La campagna de "Il Viaggio del plasma" coinvolge direttamente chi di queste donazioni ha più bisogno, come Lucia Bernazzi dell'Associazione Immunodeficienze Primitive: "chi è affetto da un'immunodeficienza primitiva, vuol dire che ha il sistema immunitario che non funziona. E per poter vivere -continua Bernazzi- è necessario poter effettuare una terapia sostituiva, cioè prendere a prestito il plasma che viene donato dalle varie associazioni di donatori di sangue o di plasma, lavorarlo, fare dei farmaci che sono per noi salvavita e quindi iniettarli nell'organismo. Questo ci permette di far fronte alle intrusioni di batteri, virus, funghi che possono purtroppo compromettere il sistema immunitario".L'esposizione, ad ingresso gratuito, è il risultato di un lavoro di squadra tra realtà come Anpas, Avis, Cri, Fratres, l'Aip, il Centro Regionale Sangue e la collaborazione dell'azienda farmaceutica Takeda. Per valutare l'efficacia dei contenuti della mostra, i visitatori sono invitati a sottoporsi a un questionario all'inizio e alla fine del percorso. Lorenza Campagna, della Croce Rossa Italiana, sottolinea che "è un gesto fondamentalmente così semplice, volontario, anonimo, può far arrivare ad avere dei risultati importanti, quindi salvare delle vite. E quindi siamo tutti impegnati come associazioni in sinergia supportati dalle istituzioni e quindi speriamo di riuscire a coinvolgere sempre più persone enlla donazione del sangue e del plasma". Dopo la prima tappa alla Galleria Olmastroni, la mostra sarà visitabile dal 27 febbraio al 1 marzo presso il Palazzo del Rettorato e poi, al Santa Maria Nuova di Firenze il 16 e 17 marzo.