Londra, 22 feb. (askanews) - Una decisione sull'estradizione di Julian Assange, fondatore di Wikileaks, negli Stati Uniti non arriverà prima del 4 marzo. Cosa succederà dopo lo ha spiegato il legale di Amnesty international Simon Crowther."Se decidono che Julian Assange non può più fare ricorso ai tribunali britannici, che ha esaurito tutte le sue potenziali azioni legali all'interno del Regno Unito, allora il passo successivo sarà che la questione arrivi alla Corte europea dei diritti dell'uomo", ha detto.Se anche la Corte Ue non fermasse l'estradizione allora Assange "verrebbe mandato in detenzione preventiva negli Stati Uniti in attesa del processo", questo potrebbe richiedere molto tempo, viste le procedure negli Usa e il tipo di caso.E se infine venisse considerato colpevole "potrebbe essere condannato a una pena straordinariamente lunga. Ci sono diversi numeri che girano: una valutazione, considerando tutti i capi d'accusa e sommando tutti i capi d'imputazione, è di 175 anni. Oppure l'ergastolo".