FIRENZE (ITALPRESS) - "Stiamo sentendo in queste ore l’affetto di Firenze, un qualcosa su cui io non avevo assolutamente dubbi. Firenze è una città che ha accolto mia mamma e mio papà nel 1958 quando sono arrivati e da allora l’hanno fatta casa loro ed in Svezia ha una casetta nel bosco ma a settembre tornavano sempre qua”. Lo ha detto all'Italpress uno dei figli di Kurt Hamrin, Piero, a margine della seconda giornata di apertura della camera ardente dell’ex bandiera della Fiorentina scomparsa nella notte fra sabato e domenica scorsa. “Il ricordo di mio papà è ovviamente legato al calcio - ha aggiunto Piero Hamrin - Da piccolino ho avuto il privilegio qualche volta di andare in ritiro con lui ed ho dei bellissimi ricordi legati a quei momenti. Sono cose probabilmente molto personali ed anche difficili da spiegare, però credo che sia facile comprendere quanto un bambino di dieci anni potesse essere emozionato e preso da certe cose. Il ricordo del mio papà è di una persona molto taciturna, di poche parole, però molto determinato. Nella vita e nel privato, come in campo, era una persona molto seria, rispettosa degli altri".
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