Milano, 2 feb. (askanews) - Il settore italiano della cybersecurity vede l'ingresso di uno dei più importanti player a livello europeo e mondiale: approda infatti in Italia Advens, gruppo francese che dopo Spagna, Germania, Canada e Tahiti segna così un nuovo importante passo nel suo processo di espansione internazionale."Advens è arrivata in Italia dopo aver maturato un esperienza di 23 anni altrove che ci ha consentito di consolidare organizzazione, competenze, persone, strumenti per supportare, come riteniamo si debba fare, le necessità di in termini di cybersecurity", spiega ad askanews Alessandro Rossi, ceo di Advens Italia.La sede italiana di Advens è a Milano con 10 dipendenti, ma sono già in programma ulteriori sviluppo con l'apertura della prossima sede anche a Roma. "Abbiamo veramente tutto quello che serve come piattaforme tecnologiche, come competenze e esperienze per velocemente rendere disponibile un livello di sicurezza adeguato a aziende di qualsiasi dimensione, pubblico e privato, e di qualsiasi segmento industriali o di attività si tratti", precisa il manager.In Italia il numero di attacchi informatici continua a crescere a ritmi vertiginosi: tra il 2022 e la prima metà del 2023 quelli di particolare gravità sono stati 188, con un'impennata del 169% rispetto all'anno precedente."La piccola e media impresa italiana che costituisce la maggior parte del nostro tessuto industriale e del nostro tessuto economico ha bisogno di cybersecurity, tanto bisogno di cybersecurity, tutti oggi hanno bisogno di cybersecurity - sottolinea ancora il ceo di Advens Italia -. E c'è bisogno di guardare alla cybersecurity come qualcosa che sia economicamente gestibile, customizzato e tagliato su misura sulla base delle dimensioni, del business, delle caretteristiche delle singole aziende, e soprattutto pronto all'uso. A questo stiamo guardando nella nostra impresa italiana".La sfida è dunque promuovere una cultura della sicurezza digitale soprattutto tra le piccole e medie imprese. "Advens può dare un contributo significativo in termini di supporto e crescita alla cultura della cybersecurity - puntualizza Rossi -. E può farlo perchè la nostra esperienza, in termini di network, in termini di frequentazioni, in termini di esperienze, in termini di aspetti ai quali dedicare maggior attenzione nel mondo cybersecurity, trascurando magari quelli che sono pià abusati ma che non sono così importanti, possiamo dire la nostra".