(Adnkronos) - Le "catene in un'aula di tribunale non si possono vedere" e il governo italiano fa bene a chiedere condizioni di detenzione "dignitose" per Ilaria Salis, l’insegnante italiana in carcere in Ungheria da quasi un anno, accusata di avere aggredito due neonazisti. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, a Bruxelles, aggiungendo che si augura che Salis sia innocente, ma che, se fosse dichiarata colpevole, si tratterebbe di atti "gravi" per una maestra elementare.