Roma, 30 gen. (askanews) - "È per me è un privilegio e un onore e, personalmente, una grande gioia poter essere qui a bordo, con alle spalle il nostro tricolore, a rappresentare l'Italia e a portare tecnologia e scienza, molta della quale fornita proprio dall'Agenzia Spaziale Italiana. La Missione Axiom-3 è la dimostrazione che la cooperazione internazionale è un fattore essenziale, lo è sempre stato storicamente e, in particolare, ora si sta aprendo una pagina nuova con i commercial space flight, con questo ampliamento della comunità che accede allo Spazio".Sono le parole del Colonnello dell'Aeronautica Militare Walter Villadei, in collegamento con gli allievi dell'Accademia e della Scuola Marescialli dell'Aeronautica Militare e gli studenti di alcune università italiane, presenti nella sede dell'Agenzia Spaziale Italiana, a Roma, dalla Stazione Spaziale Internazionale, dove si trova per la missione spaziale commerciale Ax 3-Voluntas della Difesa italiana, in collaborazione con l'azienda spaziale privata americana Axiom Space."Axiom-3 - ha spiegato Villadei - è la prima missione dove ci sono astronauti tutti europei; io sono italiano, con me il primo astronauta turco, il secondo astronauta svedese e il nostro comandante, con doppia cittadinanza sia americana che spagnola. Quindi, questo dimostra come anche questa nuova pagina dell'esplorazione dello Spazio possa essere un ulteriore elemento a supporto della collaborazione internazionale che resta un fattore essenziale per promuovere scienza, innovazione e tecnologia, l'uso dello Spazio e l'espansione dell'esplorazione nei prossimi anni. Anche in questo l'Italia è stata protagonista, lo siamo all'interno di questa missione e lo saremo anche in futuro, supportando la collaborazione internazionale". "L'Italia - ha concluso l'astronauta italiano - quest'anno festeggia i suoi 60 anni di storia nello Spazio, nel 1964 il lancio del San Marco 1, quindi è stata ed è un Paese da sempre protagonista all'interno dell'esplorazione spaziale. Questa struttura, la ISS vede un contributo di quasi il 40% realizzato dall'industria italiana; una collaborazione bilaterale diretta tra Italia, ASI e NASA. Quindi l'Italia è sempre stata protagonista, il mio messaggio più forte da qui è che lo Spazio non è poi così lontano, è una concreta opportunità, ho ascoltato dalle domande grande passione, grande determinazione quindi sono sicuro che i giovani in sala oggi saranno gli astronauti di domani che porteranno l'Italia sulla Luna e magari un giorno su Marte".