Lancia Flaminia 2,8 Coupè - 1965

2024-01-02 7

Lancia Flaminia 2,8 Coupè - 1965. La Lancia Flaminia è la grande ammiraglia della Lancia; nasce per sostituire i fasti della precedente Aurelia e per porsi sul mercato come la nuova grande auto di rappresentanza di produzione italiana nel periodo che va dalla seconda metà degli anni cinquanta agli anni sessanta. Non ha una discendente diretta, poiché al momento del termine della produzione, nel 1969, nella medesima categoria di vetture il Gruppo Fiat ha in produzione la Fiat 130. Per avere una vettura Lancia della stessa categoria si dovrà attendere la Lancia Gamma nel 1976. La prima Flaminia vede la luce nell'aprile del 1956 ed è la versione berlina.
Si tratta di una voluminosa limousine, la cui linea è dovuta a Pininfarina, dotata di motore a 6 cilindri a V di 60° da due litri e mezzo di cilindrata, erogante circa 100 HP e capace di spingere la vettura fino a 160 km orari.
Rispetto all'Aurelia, si presenta con una livrea totalmente diversa (tra cui l'abbandono della classica mascherina anteriore Lancia a favore di una a sviluppo orizzontale), ma con una meccanica non certo rivoluzionaria, in cui la variazione di maggior rilievo è data dal mutato sistema di sospensione anteriore, non più a foderi verticali, ma a trapezi trasversali e molloni elicoidali.
La messa a punto del nuovo modello richiede tuttavia più di un anno: la versione definitiva, che si caratterizza per il nuovo sistema di apertura delle porte (ora tutte incernierate anteriormente) e per un notevole allargamento della carrozzeria, viene esposta al Salone di Ginevra (marzo 1957), ma per le prime consegne ai clienti occorre attendere ancora qualche mese. Il profilo vettura appare lungo ed elegante, e la dimensione del volume di coda era sufficiente per un pieno equilibrio visivo con il cofano, dando enfasi alla statica distribuzione dei pesi 50/50.
La Flaminia era notevolmente pulita per il suo tempo. Il tema principale era la forma, con una quasi totale assenza di decorazione. Lateralmente, l'unica era la cornice cromata attorno alla vetratura, quasi a valorizzare il dettaglio più importante, ossia i suoi passeggeri.
Forte enfasi orizzontale è data dalla linea di cintura, che collega i parafanghi anteriori estendendosi fino a quelli posteriori, miscelandosi con la modanatura proveniente dal montante C. A rafforzare ulteriormente questo motivo vi è un teorico che piega la lamiera appena sopra i passaruota, estendendosi per tutta la lunghezza dell'auto.
Caratteristico il frontale basso e largo, che abbandona lo scudo Lancia a favore di una calandra orizzontale dal vago gusto Ferrari. Sul cofano è inserita una presa d'aria, mentre il parabrezza panoramico, di ispirazione americana, è ripreso dalla show car Florida. Da questa, e dalla precedente Aurelia quindi, si perdono invece le portiere posteriori a vento.
Nel posteriore il lunotto non è più montato a filo, ma incassato nei montanti, i quali prolungandosi dànno origine a pinne posteriori.

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