Roma, 9 nov. (askanews) - Tra gli adulti e i fragili la vaccinazione contro il Covid non sta avendo la diffusione attesa. A giocare un ruolo nel calo dell'attenzione alla prevenzione della diffusione del virus sono più fattori che hanno a che vedere con l'organizzazione, l'informazione e anche con quella che viene definita esitazione vaccinale a cui spesso si affianca la fatica vaccinale subentrata in seguito al ripetersi dei richiami durante la pandemia. Questo il tema al centro dell'evento "Vaccinazione Covid e le altre vaccinazioni dell'adulto: governance, comunicazione e prossimità", organizzato a Roma da The European House-Ambrosetti che ha offerto un'occasione di confronto tra esperti e istituzioni nazionali e regionali con l'obiettivo di individuare strumenti e azioni da mettere in campo per rilanciare la pratica vaccinale, non solo contro il Covid, partendo dai risultati di un'indagine realizzata da The European House-Ambrosetti in collaborazione con SWG. "L'indagine che abbiamo realizzato a distanza di un anno, l'anno scorso abbiamo condotto la prima indagine sull'attitudine e la fiducia dei cittadini italiani verso le vaccinazioni e in particolare verso la vaccinazione contro il Covid, ci ha mostrato un calo nella fiducia dei cittadini - dichiara ad askanews Daniela Bianco, Responsabile Area Healthcare di The European House-Ambrosetti - che comunque resta alta. I cittadini pensano che le vaccinazioni siano sicure ed efficaci nel 76% dei casi, ma fa emergere un'esigenza di lavorare molto di più sulla comunicazione, sull'informazione e sul dare ai cittadini una organizzazione dei servizi vaccinali più prossimi, quindi più vicini ai cittadini".Importante dunque veicolare una comunicazione corretta ed esauriente sulla sicurezza dei vaccini, sulla vaccinazione come strumento di tutela della salute propria e della collettività e facilitare questa pratica puntando su un maggiore coinvolgimento dei medici di famiglia e dei farmacisti per realizzare un'offerta vaccinale di prossimità. "I dati epidemiologici di questi giorni sono molto confortanti, - dichiara ad askanews Francesco Vaia, Direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute - nel senso che si sta sempre di più abbassando la soglia di positivi, resta il tema della fragilità. Quindi resta il tema di un incremento delle vaccinazioni che in questo periodo non stanno ottenendo il risultato che noi auspicavamo. Quindi cosa abbiamo fatto e cosa faremo anche in queste ore: un intervento incisivo sulle Regioni perché mettano in campo sempre di più azioni organizzative e di comunicazione per incentivare la vaccinazione anti-influenzale, del Covid e di tutte le altre ma facendolo diventare uno strumento di prossimità. Il vaccino come farmaco di prossimità, quindi utilizzando tutti i setting assistenziali: le farmacie, il medico di famiglia, il pediatra di libera scelta e anche lì dove sono i fragili cioè negli istituti oncologici, nella Rsa, negli ospedali in generale".