Roma, 9 nov. (askanews) - Questa settimana ricorre il centenario della nascita di Hachiko, il cane la cui storia ha emozionato generazioni di giapponesi e non solo, e la cui statua è ancora oggi tra le più fotografate del Giappone. É nel caotico quartiere di Shibuya, proprio fuori da una delle principali stazioni ferroviarie di Tokyo, e ogni giorno c'è una lunga fila per scattarsi un selfie davanti a lui.Hachiko apparteneva al professore universitario Hidesaburo Ueno e attendeva fedelmente ogni giorno il suo padrone che rientrava dal lavoro alla stazione. Quando Ueno morì inaspettatamente nel 1925, Hachiko continuò a venire ad aspettarlo ogni giorno per quasi 10 anni fino alla sua morte nel 1935.La storia commovente ha toccato il cuore di molti abitanti che hanno stanziato i soldi per costruire la statua che venne fusa per ricavarne il metallo durante la Seconda guerra mondiale; poi nel 1948 ne venne installata una nuova.A un secolo dalla sua nascita, la leggenda del fedele compagno che aspettò per anni il ritorno a casa del suo padrone, senza sapere che fosse già morto, continua a richiamare l'affetto di giapponesi e turisti oltre ad aver ispirato un film di Hollywood del 2009 con Richard Gere, un film indiano del 2015, e ad essere presente in un videogioco giapponese.