Roma, 28 ott. (askanews) - Dopo due giorni di caccia all'uomo che ha paralizzato lo stato del Maine, il sospetto killer della strage di Lewiston, Robert Card, è stato ritrovato morto, presumibilmente suicida, in un centro per il riciclaggio dei rifiuti. L'uomo è considerato responsabile dell'omicidio di 18 persone - altre 13 sono rimaste ferite - in due diversi luoghi di ritrovo di Lewiston, mercoledì sera. A bordo dell'auto ritrovata di Card c'era un fucile d'assalto "compatibile" con quello usato nell'attacco. "La polizia del Maine ha ritrovato il corpo di Robert Card. È morto. Ho chiamato il presidente Biden per informarlo" ha detto la governatrice dello Stato, Janet Mills.Centinaia di agenti di polizia e dell'FBI armati fino ai denti hanno perlustrato lo Stato per due giorni, mentre la popolazione locale era obbligata al coprifuoco, terrorizzata all'idea di incontrare il killer. Quello che devasta la comunità è l'imponderabilità della strage. Secondo le forze dell'ordine, l'uomo aveva recentemente denunciato problemi di salute mentale, era stato ricoverato in una struttura di salute mentale per due settimane, soffriva di allucinazioni uditive, e aveva già minacciato di aprire il fuoco in un centro della Guardia Nazionale.Il nodo resta quello della vendita delle armi automatiche, concessa anche senza verificare la salute mentale del compratore. Il Maine è uno Stato politicamente liberal, ma con una legislazione molto tollerante in materia di porto d'armi. Da quasi dieci anni i cittadini dello Stato possono girare armati senza bisogno di permessi particolari. Il massacro di Lewiston si aggiunge ad altri 565 episodi di sparatorie di massa solo quest'anno negli Stati Uniti.