Roma, 20 ott. (askanews) - Dopo la firma del Memorandum d'Intesa sottoscritto tra il Ministero dell'Interno, in particolare il Dipartimento della Polizia di Stato a cui fa capo il Servizio Analisi Criminale - e Amazon, la collaborazione fra pubblico e privato per la lotta alla contraffazione on line entra nel vivo. Si è tenuta infatti la prima riunione operativa tra le due parti per costruire un approccio multidisciplinare e fare il punto del fenomeno dei crimini in Rete.Tra il 2018 e il 2022 sono state eseguite oltre 152mila operazioni di contrasto al fenomeno contraffattivo, il 95% degli interventi è stato eseguito in fase di commercializzazione dei prodotti contraffatti. Un fenomeno in crescita. "Per noi la collaborazione con Amazon è assolutamente strategica - sottolinea Stefano Delfini, Direttore del Servizio Analisi Criminale - per quanto riguarda la prevenzione e il contrasto della contraffazione on line. Abbiamo verificato, soprattutto dopo la pandemia, come una parte della criminalità si sia spostata sulla Rete e anche la contraffazione ha visto questo tipo di fenomeno".L'accordo ha l'obiettivo di favorire la condivisione delle informazioni sulla contraffazione online. E' stata anche l'occasione, nella sede del Dipartimento, per uno scambio di dati statistici e di studi sulle vendite di prodotti contraffatti attraverso internet, con l'obiettivo di elaborare specifiche analisi di settore condivise, organizzare seminari formativi per il rispettivo personale ed individuare best practices e linee di intervento.Nel 2022 Amazon ha bloccato oltre 800.000 tentativi di creazione di nuovi account di vendita, prima che pubblicizzassero una sola offerta di vendita - un numero inferiore rispetto ai 2,5 milioni di tentativi nel 2021 e ai 6 milioni di tentativi nel 2020."Siamo fortemente impegnati in questa attività di lotta alla contraffazione - sottolinea Bianca Maria Martinelli, Strategy and Policy Senior Director di Amazon Italia - ed è fondamentale per questo un forte e continuo scambio di informazione con le forze dell'ordine. Questo impegno per noi rientra nel più ampio impegno di sostenere la crescita delle imprese, piccole e medie italiane, che vengono sul nostro store on line. Oggi sono 21mila le imprese che vendono i loro prodotti e per noi è fondamentale proteggere il loro brand e la promozione del made in Italy nel mondo".