Roma, 12 ott. (askanews) - Si moltiplicano in tutto il mondo gli appelli per il rilascio delle decine di ostaggi in mano dei militanti di Hamas. A Londra, i parenti britannici di alcuni hanno tenuto una conferenza stampa in cui hanno mostrato le loro foto accompagnate dalla scritta: "Riportateli a casa". Tra queste, anche le immagini di un bambino di sei mesi, e di uno di tre anni."Sono qui perché ho bisogno di chiedere aiuto per liberare bambini, ragazzi, madri e anziani dalla loro prigionia. Mi chiamo Noam Sagi - ha detto il figlio di una donna rapita - sono un cittadino britannico e sono uno dei vostri. Sabato mattina, il Kibbutz Nir Oz, dove sono nato e cresciuto, si è svegliato con un massacro". "Devi essere una persona speciale per portare una donna di 85 anni fuori dal suo letto, queste sono persone fragili - ha detto Sharon, i cui genitori sono stati rapiti - quando i video sono emersi per la prima volta, ce ne era uno di una donna molto anziana su una specie di risciò che veniva portata in giro per Gaza in camicia da notte. L'ho guardato e ho pensato: non conosco questa donna. Viene da un altro kibbutz. Invece era un'amica di mia madre".Secondo il governo israeliano circa 150 israeliani, stranieri e doppi cittadini israeliani, sono stati presi in ostaggio. La comunità internazionale si sta impegnando per il loro rilascio. L'ultimo appello a gran voce è arrivato anche dal vertice dei ministri della Difesa della Nato a Bruxelles.