Roma, 27 set. (askanews) - Nella Giornata europea delle Fondazioni, ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Riparmio) e Assifero (Associazione italiana Fondazioni ed Enti filantropici) hanno promosso "Ci stiamo lavorando. Attiviamo le energie delle comunità": un'iniziativa che coinvolge oltre 100 progetti di inclusione lavorativa promossi o sostenuti dalle Fondazioni in tutta Italia.Spiega Francesco Profumo, presidente di Acri: "Oggi è la Giornata europea delle fondazioni. Questa è l'undicesima giornata e abbiamo pensato che più che una giornata ci fosse un percorso, un percorso che dura una settimana. È iniziato lunedì 25 settembre, finirà la domenica, il primo di ottobre. E l'idea è quella di viaggiare in questo percorso attraverso il lavoro, lavoro visto in senso naturalmente ampio, ma soprattutto con riferimento alle persone più fragili, sulle quali dobbiamo porre più attenzione. C'è stata una fase storica in cui c'erano, diciamo, le quote; forse questo non ci piace più, ci piace pensare che il lavoro stia evolvendo. In fondo un grande seme l'avevano messo i padri costituenti da questo punto di vista. Che il lavoro venga visto come un elemento centrale della democrazia, cin il fatto che le persone attraverso il lavoro possano, indipendentemente dalle condizioni dalle loro condizioni, diventare attori di questo nostro Paese". Si tratta di progetti che favoriscono l'inserimento nel mondo del lavoro di persone in condizione di fragilità (Neet, donne, persone con disabilità, detenuti, migranti) e che affiancano giovani imprenditori nell'apertura di start-up e imprese sociali.Al centro dell'azione è l'idea della comunità, sul cui ruolo ci dice Stefania Mancini, presidente di Assifero: "È un ruolo fondamentale, un ruolo che è emerso negli ultimi anni nella consapevolezza da parte delle fondazioni private ed enti filantropici, perché ci possano essere dei cammini di inclusione ma in generale di prossimità verso le persone che siano assunti dalle comunità. E peraltro le comunità sono quei luoghi e quegli spazi per dar voce sia alle persone che spesso e volentieri vengono dimenticate, ma anche per dar voce a una democrazia, una democrazia che possiamo definire più partecipata e che potrebbe essere la chiave di lettura per il futuro italiano. Mettere in rete le istituzioni e il terzo settore, d'altro canto, è anche un obiettivo del governo, come ha precisato la viceministro al Lavoro con delega alle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci: "Oggi che è la Giornata europea delle fondazioni, ci dimostra come è importante che ogni interlocutore sia messo in rete con gli altri in maniera tale da capitalizzare, da moltiplicare anche il fattore produttivo e generativo di ciascuno. E quindi oggi vediamo le fondazioni di origine bancaria, insieme alle associazioni, insieme a privati cittadini, a lavoratori di estrazione del tutto diversa, che si mettono in rete pensando di poter costruire qualcosa di più grande di loro".