Goris (Armenia), 25 set. (askanews) - Profughi del Nagorno-Karabakh, enclave armena in territorio azero, sono accolti in un centro di aiuto nella città armena di Goris, una settimana dopo l'attacco dell'Azerbaigian nella regione separatista contesa. Intanto il primo ministro armeno Nikol Pashinyan accusa la Russia, suo alleato, per gli eventi della settimana scorsa e a Yerevan sono in programma nuove proteste.Quasi 3.000 (2.906) persone sono entrate in Armenia dal Nagorno Karabakh, secondo il governo armeno, dopo che l'Azerbaigian ha lanciato la sua operazione "antiterrorismo" nella regione il 19 settembre scorso.La maggior parte dei profughi, secondo Afp, erano donne e bambini, alcuni anche di una località, Eghtsahogh, dove le persone hanno cercato rifugio nei pressi di una base di peacekeeping russa, dopo che il loro villaggio è stato bombardato.Il presidente dell'Azerbaigian, Ilham Aliyev, intende consolidare la vittoria nell'enclave ribelle, incontrando il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, suo più importante alleato regionale, nella Repubblica Autonoma di Naxçivan, exclave azera al confine con l'Armenia. I due leader terranno una cerimonia per un nuovo gasdotto e l'inaugurazione di un complesso militare modernizzato azerbaigiano.