A Piatreda, in provincia di Sondrio, ha sede il consorzio Melavì. «Tre stabilimenti, 1100 soci e 700 produttori», racconta Mario Pusterla, frutticoltore della Coldiretti di Sondrio attivo da 40 anni con passione e professionalità per ridurre l’impatto ambientale e far vivere il frutteto in simbiosi con l’ambiente circostante. Vengono raccolte da agosto a metà ottobre circa 30.000 tonnellate di mele che i soci conferiscono direttamente ai centri di conservazione, di selezione e di confezionamento dislocati lungo il territorio valtellinese. «Le mele vengono conservate con il solo ausilio del freddo, messe in celle senza alcun trattamento, dove moderni impianti ad alta tecnologia consentono di mantenere inalterate le qualità della mela che conserverà il gusto di frutto appena colto dall’albero per tutto l’anno», spiega Gianluigi Quagelli, Presidente del Consorzio, e aggiunge: «Selezionate e classificate, vengono poi confezionate dalle operaie del territorio a mano: la mela è un essere vivo , che va trattato con delicatezza». La mela della Valtellina ha ottenuto il riconoscimento IGP (Indicazione geografica protetta) dall’Unione Europea nel 2010.