Caso in Russia, sesso in carcere tra boss mafioso e attivista dei diritti umani

2015-09-16 111

(Agr) Scandalo in Russia: un'attivista per i diritti umani e un boss della mafia russa sono stati ripresi a fare sesso da una telecamera nascosta all'interno del carcere dell'Oblast di Sverdlovsk. L'attivista, di cui si conosce solo il nome, Larissa, ufficialmente si trovava nel penitenziario per verificare le condizioni di detenzione del criminale, ma evidentemente ha preso la sua missione troppo a cuore. I due si abbracciano, si baciano e consumano momenti di passione prima di rivestirsi. «È stato rilevato che le loro sessioni di consulenza duravano più del consueto», ha dichiarato un portavoce del carcere. Per questo motivo è stato deciso di installare una microcamera nascosta che ha dimostrato che tra i due non c'era quasi nessuna conversazione prima dei rapporti. Dal video, girato lo scorso aprile, si nota inoltre come le condizioni di detenzione del boss siano tutt'altro che disumane: la cella infatti sembra più che altro una comoda camera da letto.

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