Roma, 24 lug. (askanews) - "Concordo pienamente con gli attori, hanno ragione, se arriveremo al punto in cui l'intelligenza artificiale farà ritornare Carlo Verdone a quando aveva 38 anni e faceva le cose... e mi mettono su un film così, comprando la mia immagine, io non accetterei mai. L'intelligenza artificiale è la morte del cinema d'autore, per carità".Così Carlo Verdone, ospite del Giffoni Film Festival per presentare "Vita da Carlo 2", ha risposto alle domande dei ragazzi sullo sciopero degli attori e degli sceneggiatori a Hollywood."Poi stiamo attenti anche agli algoritmi che definiscono il finale dell'opera - ha aggiunto - il finale lo stabiliscono gli sceneggiatori, quella è una "paraculata" per avere il finale pieno d'ottimismo e per agganciare il pubblico, non va bene, anche questa è la morte degli autori. Questo è uno sciopero sacrosanto perché mette dei paletti: se la sceneggiatura la scrive l'intelligenza artificiale allora noi non ci siamo; e così il finale, se lo scrive l'algoritmo basta, a quel punto è finita l'arte, il cinema, le serie, sono pienamente d'accordo con questo sciopero".