Roma, 13 lug. (askanews) - Il mercato del lavoro sta mutando profondamente. La ricerca di nuove professionalità da parte delle aziende incontra sempre più spesso difficoltà sul lato dell'offerta di profili professionali adeguati. In questo scenario la formazione diventa nevralgica, un pilastro delle politiche attive del lavoro. Se ne è discusso alla Luiss Business School dove è stato presentato il settimo Rapporto nazionale Fondimpresa. Un'occasione per fare il punto, nell'anno europeo delle competenze, sugli scenari futuri del mondo della formazione laddove come ha sottolineato il presidente della Luiss Business School, Luigi Abete, aprendo i lavori, Fondimpresa rappresenta uno dei pilastri della società italiana pluralistica e policentrica, in grado di governare i processi senza fughe in avanti. Dal canto suo Fondimpresa, Fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua dei lavoratori, è uno snodo centrale nella erogazione dei servizi grazie al numero di aziende aderenti in crescita.Matteo Giuliano Caroli, Associate Dean for Internationalization, "Innazitutto Fondimpresa si conferma il principale fondo interprofessionale per la formazione. Conta 211.000 imprese aderenti e 5 milioni di lavoratori, dato molto importante è che sono circa 615.000 le persone che hanno beneficiato della formazione finanziata da Fondimpresa con una percentuale crescente anche di donne. Questo è molto importante proprio nelle politiche di gender parity. La spesa approvata arriva 212 milioni circa .Che appunto conferma l'importante impegno anche finanziario a sostegno in modo particolare anche delle piccole medie imprese. L'altro dato interessante che abbiamo osservato in questo ultimo triennio è la riduzione della concentrazione territoriale, quindi una crescita della formazione erogata all'imprese e lavoratori nelle regioni meridionali e questo è molto importante perché risponde a un obiettivo più generale del nostro governo".Un altro aspetto analizzato è stato quello di indirizzare la formazione verso una crescita sostenibile ed inclusiva. Bisogna tener conto del lavoro femminile, ma anche della crisi demografica in atto che il Paese affronta nonchè dell'allungamento delle aspettative di vita che guarda ai 50enni come a coloro che dovranno ancora continuare ad imparare.Aurelio Regina, presidente Fondimpresa: "Fondimpresa gradualmente continua a crescere, continua essere di gran lunga il fondo interprofessionale più importante del Paese naturalmente già da tempo focalizzato sulle grandi trasformazioni che sono economiche ma sono anche sociali e culturali. Abbiamo bisogno di un futuro di lavoratori competenti, specializzati, che sappiano accompagnare le aziende ed il Paese in questo processo che di enorme trasformazione che naturalmente si accompagna anche ad un calo demografico importante e quindi la formazione diventerà un vero integratore sociale cioè quella a cui si permetterà di fornire quel famoso ascensore ed di integrazione anche, per esempio, del personale straniero al quale dobbiamo guardare il futuro con più attenzione".