Roma, 12 lug. (askanews) - Il Mieloma Multiplo è il secondo tumore del sangue per diffusione e colpisce prevalentemente la popolazione anziana. Le recenti innovazioni terapeutiche hanno reso il Mieloma Multiplo una patologia cronica, caratterizzata da un'alternanza tra recidive e intervalli di remissione, portando però anche ad una maggiore complessità gestionale. Al fine di portare alle Istituzioni delle risposte concrete a questa complessità, il policy brief promosso da Sanofi in partnership con European Myeloma Network Italy e l'Associazione "La Lampada di Aladino ETS", svoltosi a Roma, ha posto l'attenzione sulla necessità di integrare i servizi socio-territoriali con il sistema ospedaliero e la necessità di coinvolgere anche le istituzioni.Fulvia Filippini, Country Public Affairs Head di Sanofi Italia, ha dichiarato: "Come Sanofi, il nostro impegno è quello di portare soluzioni terapeutiche innovative per migliorare la qualità della vita dei pazienti. Questo, tuttavia, non riguarda solo la ricerca scientifica, ma anche lo sviluppo di partnership con le Associazioni di pazienti, le Istituzioni e le Società Scientifiche al fine di rispondere appieno ai bisogni dei pazienti, permettendo di raggiungere nuovi standard di diagnosi e di prevenzione per una presa in carico corretta. Attraverso il progetto "Conoscere il Mieloma Multiplo" abbiamo voluto costruire una alleanza tra il mondo delle Istituzioni, quello dei clinici e quello dei pazienti per raggiungere l'obiettivo di trovare soluzioni ai bisogni non ancora pienamente soddisfatti di questi ultimi. Ci auguriamo che il documento presentato oggi possa rappresentare un passo avanti concreto in questa direzione".Le innovazioni terapeutiche messe a disposizione negli ultimi anni, pur non avendo ancora raggiunto l'obiettivo della guarigione, hanno appunto permesso una cronicizzazione della patologia cambiandone l'evoluzione e la storia dei pazienti, ma generando al tempo stesso una maggiore complessità gestionale. Come affrontare la nuova sfida della cronicità e come rispondere alle esigenze dei pazienti, alla luce del progressivo invecchiamento della popolazione in Italia?"Se da un lato gli enormi avanzamenti terapeutici hanno portato a una cronicizzazione della malattia, permettendo ai pazienti affetti da Mieloma Multiplo di godere di lunghi periodi di remissione con una buona qualità di vita - pur nella piena consapevolezza della non totale guarigione - dall'altro lato questo ha generato una complessità gestionale per tutte le figure coinvolte: i medici, i decisori e i pazienti stessi. È proprio per questo che abbiamo avviato un percorso condiviso tra medici e pazienti, volto a individuare le criticità e i principali bisogni insoddisfatti, al fine di sottoporre all'attenzione delle Istituzioni delle soluzioni operative concrete per una migliore gestione del percorso assistenziale", ha dichiarato Mario Boccadoro, Presidente dell'European Myeloma Network Italy.La presentazione del policy brief ha evidenziato anche il bisogno di delocalizzare sul territorio alcune prestazioni per ridurre il burden della patologia su pazienti e caregiver. Davide Petruzzelli,Presidende Associazione 'La Lampada Di Aladino ETS', ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "I progressi della ricerca stanno cambiando l'evoluzione di diverse malattie, tra cui il Mieloma Multiplo. Serve però un cambio di passo sulla presa in carico dei pazienti, per far sì che il nuovo approccio a queste patologie sia realistico, completo e di qualità. Nella fase storica che stiamo vivendo abbiamo l'opportunità di riconfigurare un Sistema Sanitario Nazionale più vicino al cittadino, tendendo verso standard di assistenza sempre più elevati. Siamo lieti di aver preso parte a questo progetto per poter accendere i riflettori su patologie che vanno reinterpretate rispetto al passato, in un'ottica di continuo dialogo e confronto con le Istituzioni".Il policy brief ha così illustrato una serie di proposte operative che ambiscono a delineare un modello di presa in carico dei pazienti capace di rispondere alle nuove esigenze assistenziali.