Roma, 5 lug. (askanews) - "I pazienti trapiantati hanno diritto ad avere una vita più normale possibile. Dal punto di vista clinico le soluzioni scientifiche non mancano, soprattutto per il contrasto di infezioni gravi come il citomegalovirus. Ma queste soluzioni vanno ottimizzate con una serie di buone pratiche di carattere sociale per venire incontro ai bisogni dei pazienti, dal follow up dei servizi e dal supporto emotivo, fino al sostegno economicoe all'assistenza domiciliare. L'approccio deve essere sistemico e prevedere la collaborazione tra istituzioni, aziende e associazioni", lo ha detto questa mattina Andrea Degiorgi, Rare unit business head di Takeda Italia, intervenuto a Largo Chigi, il format di The Watcher Post. E sul plasma ha aggiunto: "Ildebito di plasma è un problema europeo. La domanda è cresciuta in maniera continuativa negli ultimi 15 anni, mentre la raccolta cresceva più lentamente ma dalla pandemia in poi è crollata. I farmaci plasmaderivati aiutano nella cura di molte malattie rare e spesso non c'è una reale alternativa farmacologica, quindi bisogna incentivare le donazioni di plasma. Innanzitutto aumentando la raccolta di plasma locale, ma anche diventando più competitivi sull'importazione dall'estero. Takeda è in prima linea nella produzione di farmaci plasmaderivati, abbiamo due eccellenze a Rieti e Pisa, in cui abbiamo impostato un piano di investimenti quinquennale di 320 mln di euro".