Roma, 26 giu. (askanews) - Sono 326 gli atti intimidatori, di minaccia e violenza (-25% rispetto al 2021, quando furono 438) rivolti nel corso dell'anno contro sindaci, assessori, consiglieri comunali e municipali, amministratori regionali e dipendenti della Pubblica Amministrazione, registrati da Avviso Pubblico in tutto il Paese. Si tratta del dato più basso begli ultimi dieci anni.Per riscontrare un dato simile a quello emerso nel 2021, bisogna risalire al biennio 2013-2014, quando vennero censiti rispettivamente 351 e 361 casi. E' quanto emerge dal Rapporto annuale 'Amministratori Sotto Tiro' presentato oggi presso la sede della FNSI con l partecipazione del presidente di Avviso Pubblico Roberto Montà, di Vittorio Di Trapani, presidente della Fnsi, del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, e del presidente dell'Anci Antonio Decaro."Anche nel 2022 centinaia di amministratori locali in Italia hanno subito minacce, aggressioni e intimidazioni. Sebbene il trend dell'ultimo triennio descriva un fenomeno in diminuzione in termini numerici, ricoprire il ruolo di sindaco resta, un impegno particolarmente difficile e complesso, persino pericoloso in determinati contesti territoriali", ha sottolineato Montà commentando il Report di quest'anno.Contestualmente, si registra un calo anche del numero dei Comuni interessati (-14%, da 265 a 227) e delle Province coinvolte (77 nel 2022, il 12% in meno)."Il rapporto di quest'anno conferma un calo delle intimidazioni agli amministratori locali, ma questo non deve indurci ad abbassare la guardia". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi alla presentazione del rapporto annuale di Avviso pubblico sugli 'Amministratori sotto tiro'."Fare l'amministratore locale - ha aggiunto Piantedosi - è un atto di coraggio, dobbiamo essere motivato a fare di più e lavorare sul senso di solitudine degli amministratori locali. C'è bisogno di una rinnovata stagione di vicinanza ai sindaci anche con risorse".