Roma, 23 giu. (askanews) - "Per raggiungere una vera parità tra uomo e donna, con i parametri di oggi, ci vorrebbero 132 anni. Ci sono datipreoccupanti secondo cui nello scorso anno accademico le iscrizioni delle ragazze alle facoltà scientifiche sono state pari al 34% e se guardiamo la componente di donne in ruoli tecnologici siamo al 22%. Vuol dire che abbiamo una gran parte del Paese che non riesce ad esprimere il proprio valore. Nellematerie stem, soprattutto in ambito ict, le donne fanno molta fatica ad affermarsi anche perché pochissime di loro scelgono questi indirizzi pur essendo molto brillanti. Le cause principali sono: lo stereotipo per il quale le materie scientifiche non sembrano adatte alle ragazze; il retaggio culturale. Ilcambiamento deve coinvolgere tutti, dalla scuola alla famiglia. Come Valore D siamo in prima linea su questo aspetto con due progetti: InspirinGirls che portiamo nelle scuole, e Wanter, basato su una piattaforma che stimola una riflessione rispetto a quali possano essere i lavori del futuro", lo ha detto questa mattina Alessandra Santacroce, Consigliera di Valore D, intervenendo a un talk organizzato da The Watcher Post dedicato al tema della nuova Pa."Oggi abbiamo un dato importante che impone una riflessione: 4 aziende su 10 non trovano personale adatto alle proprie necessità. In un mondo che sta cambiando, e sta diventando sempre più digitale, paghiamo un gap evidente relativo alla mancanza di competenze. Viviamo in un momento storico in cui c'è un disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. Per andare verso la risoluzione di questo problema la priorità è investire in formazione con l'obiettivo di creare le competenze necessarie del futuro e nuove opportunità occupazionali in una logica di collaborazione tra pubblico e privato. In particolare, bisogna investire in upskilling e reskilling per trarre maggiorebeneficio dall'innovazione digitale in linea con le tipologie di lavoro che cambiano e si evolvono", ha concluso Santacroce.