Durante i primi sette mesi della campagna di Federfarma Palermo «Stop Sexting and Revenge Porn», nelle farmacie di Palermo e provincia sono già state oltre cento le richieste di aiuto e assistenza giunte al numero 0918931071 dell’associazione Mete onlus, da parte di giovani vittime siciliane e dei genitori, che sono spesso inconsapevoli di questo male che, attraverso lo smartphone, entra nelle famiglie e le distrugge. E ora nel libro «Dal sexting al revenge porn: consapevolezza, educazione e crimine digitale», presentato allo Stand Florio, la presidente dell’associazione Mete, Giorgia Butera, racconta i drammi degli adolescenti «di famiglie di ogni ceto sociale, che purtroppo talvolta non vivono i valori umani e le emozioni e non hanno consapevolezza di se stessi. Cadono nella trappola tesa sul web tramite richieste di foto e video a sfondo sessuale, sedotti da offerte di denaro o soltanto spinti ad accettare le sfide sessuali dalla 'necessità socialè di essere 'accettatì da un certo tipo di mondo che dichiara di farli sentire 'importantì; e che invece, poi, diffonde questo materiale e li espone alla gogna mediatica che ne distrugge il corpo e la dignità. Amici e compagni li deridono per esserci cascati, la società li condanna e li respinge, isola loro e i loro genitori fino al tentativo di suicidio. E se - conclude Butera - la legge individua i colpevoli e considera complici del reato chi riceve e condivide le immagini, spesso queste restano sulla rete, è difficile ottenerne la rimozione. Ecco che noi siamo riusciti a salvare tante vittime, attraverso la comunicazione, gli incontri nelle scuole con gli studenti e le famiglie, la rete di psicologi ed educatori, gli specialisti della riabilitazione».