Roma, 13 giu. (askanews) - Gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici e il potere salvifico del cinema sono al centro del film di Jonathan Nossiter "Last words", nei cinema dal 15 giugno. Protagonista un ragazzo africano che nel 2086, quando il pianeta è in macerie e la natura non esiste più, scopre il cinema e la condivisione delle emozioni insieme ad un piccolo gruppo di sopravvissuti, interpretati fra gli altri da Nick Nolte, Stellan Skarsgaard e Charlotte Rampling."Io non volevo necessariamente recitare ma a 18 anni, quando mi offrirono di lavorare nel cinema, volevo assolutamente trasmettere qualcosa, usare il mio universo emotivo per condividere profondamente qualcosa. E quando riesco a farlo, attraverso il cinema, sono felice. Questo è ciò che il regista di questa storiq vorrebbe che noi sentissimo: che il cinema è così importante, perché ci riporta i ricordi, ci racconta chi siamo e la nostra storia. Dico solo: grazie cinema!".E a proposito dell'importanza del racconto il regista dice: "Se non abbiamo nessuno a cui raccontare nel modo giusto siamo morti e io temo che in questa società attuale siamo al limite della capacità di raccontarci storie vere".