Roma, 30 mag. (askanews) - In Kosovo "la situazione è migliorata rispetto a ieri, sembra esserci meno tensione anche se ci sono ancora manifestazioni davanti ai municipi delle quattro municipalità" del nord del Paese, teatro degli scontri che hanno causato il ferimento di 30 soldati della missione Nato Kfor, tra cui 14 italiani. Lo ha dichiarato oggi il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sottolineando che l'Italia sta "cercando una soluzione diplomatica, più che pensare alla forza di interdizione che può essere fatta dai militari presenti nell'area".Per questo, ha aggiunto, "abbiamo passato la scorsa notte, con il ministro Tajani e la presidente Meloni, chiamando i nostri colleghi sia serbi che kosovari, e chiamando anche i nostri colleghi europei, perchè facessero anche loro pressioni, perchè è una cosa che scaturisce da una volontà politica di alzare la tensione e noi vorremmo che cessasse questa cosa".Crosetto ha rimarcato che "il confine tra il Kosovo e la Serbia è uno di quei luoghi pericolosi in cui una scintilla potrebbe far scoppiare un incendio".Riguardo ai 14 soldati italiani feriti, il ministro ha rassicurato: "I nostri soldati per fortuna stanno bene. I due che hanno avuto le ferite più gravi sono in due ottimi ospedali ed è in corso l'operazione. Tre sono già tornati al lavoro, gli altri nove sono in infermeria italiana. Abbiamo rassicurato le famiglie. Tranne qualche frattura scomposta su cui si sta intervenendo, gli altri sono tutti in buona salute".