Roma, 23 mag. (askanews) - "Il regolamento europeo che vuole introdurre il riuso al posto del riciclo della plastica non disciplina quello che sarebbel'impatto ambientale di tale pratica, non c'è chiarezza infatti sugli standard di sostenibilità. Mentre il riciclo da questo punto di vista funziona, lo dicono i numeri. Recentemente abbiamo anche presentato i dati di una ricerca Ipsos che chiarisce come nei 25 anni di esistenza di Corepla gli italiani hanno adottato la raccolta differenziata tra le loro abitudini", lo ha detto questa mattina Andrea Campelli, direttore delle relazioni esterne di Corepla, intervenuto al The Watcher Talk promosso da The Watcher Post in occasione dei 25 anni di Corepla. "I consorziati Corepla sono 2500 aziende, che raggiungono il 97% dei comuni. L'industria del riciclo in Italia è molto importante e genera un giro di affari di miliardi di euro. Il livello di riciclo inItalia è al 75%, ampiamente sopra la media europea, ma l'Italia non ha raccontato bene questa storia a livello politico. Questo regolamento rappresenta un compromesso al ribasso per consentire ai Paesi che non hanno raggiunto le nostre performance di adeguarsi ai livelli europei. Ma per noi che abbiamo creato questa cultura del riciclo significa danneggiare un mondo cherappresenta un'eccellenza di sostenibilità". E ha aggiunto: "Corepla ha contribuito a creare una posizione comune tra il governo e la rappresentanza italiana a Bruxelles. Ci aspettiamo un riconoscimento delle esigenze diverse dei Paesi, magari introducendo target differenziati".