Roma, 17 mag. (askanews) - "Nel 2019 le dimore storiche hanno ospitato 45 mln di visitatori distribuiti nelle 8200 unità aperte al pubblico in Italia. Abbiamo un potenziale di crescita di 2 volte e mezzo. Le nostre dimore hanno generato un volume di affari diretto sulle dimore di 250 mln e indotto di 560 mln, quindi nel 2019 è stato intorno agli 850 mln. Insomma, se il sistema delle dimore storiche crescesse di tre volte e mezzo arriverebbe a 2 mld e mezzo diindotto, che equivale al 2,5% dell'occupazione italiana contro 0,7% attuale", lo ha detto questa mattina Giacomo di Thiene, presidente dell'Associazione dimore storiche italiane, intervenuto a Largo Chigi, il format di The Watcher Post. "La rete delle dimore storiche rappresenta il più grande museodiffuso d'Italia eppure non siamo riconosciuti dallo stato come museo. Addirittura nella Costituzione si parla di patrimonio culturale senza distinzione tra pubblico e privato, ma nonostante ciò il patrimonio privato non può partecipare a molte gare o bandi. Per questo chiediamo una norma che costringa gli enti pubblici e le fondazioni bancarie a equiparare il patrimonioprivato a quello pubblico, vogliamo solo che venga applicato un principio costituzionale sancito agli articoli 9 e 118". Infine un riferimento alla Giornata nazionale delle dimore storiche: "Il 21 maggio è la Giornata nazionale delle dimore storiche, apriamo oltre 560 dimore in tutta Italia. Il fine è mostrare alleistituzioni e alla società quanti e quali mestieri ci sono dietro queste case".