Roma, (askanews) - Nasceva 100 fa Heydar Aliyev, il leader, la mente dietro il Contratto del secolo che nel 1994 metteva nero su bianco il ruolo dell'Azerbaigian come attore strategico per le forniture energetiche mondiali.Nell'anniversario, il Paese caucasico ricorda e celebra il presidente che è considerato il padre dell'Azerbaigian moderno anche per la firma di quel contratto.Dopo lunghi negoziati, il 20 settembre 1994 veniva creato un consorzio con le più grandi compagnie petrolifere al mondo: la britannica Bp, le statunitensi Exxon e Amoco, la norvegese Statoil e una lunga lista di società che avrebbero partecipato con le loro tecnologie allo sviluppo dei giacimenti azerbaigiani nel Mar Caspio. L'accordo divenne un volano per investimenti e sviluppo dell'industria.Il Pil azerbaigiano dal -23% del 1993 arrivava a +10% già nel 1998. Oggi, a un secolo dalla nascita di Heydar Aliyev, Baku è tra i più importanti interlocutori energetici per l'Europa e l'Italia, anche alla luce della difficile situazione internazionale.La corsa a trovare nuove fonti energetiche affidabili traccia una linea diretta tra l'Azerbaigian e l'Italia: l'accordo firmato dalla Commissione Ue con Baku prevede l'aumento delle forniture di gas tramite il gasdotto Tap, che approda in Puglia. E con l'Italia l'Azerbaigian è legato tramite un accordo di partenariato strategico, i cui primi passi risalgono alla visita dello stesso Heydar Aliyev nel 1997. Da allora sono stati firmati molti accordi, numerose le visite reciproche, e oggi una ricca agenda bilaterale promette ulteriori traguardi.