Il 2 gennaio scorso in viale delle Medaglie d’oro a Catania gambizzarono durante una spedizione punitiva un giovane catanese in risposta ad un pestaggio che avevano subito qualche giorno prima da un gruppo criminale avversario: manette per tre persone, accusate di lesioni aggravate e porto illegale di arma da fuoco, arrestate dai carabinieri della compagnia di piazza Dante della città etnea. Dall’indagine è emerso che, individuato uno degli «obbiettivi», un 23enne di Catania in rapporti di parentela con un esponente di spicco del clan dei «Cursoti Milanesi», sarebbe scattata una cruenta e repentina aggressione, in pieno giorno e in una zona centrale della città. La vittima infatti, dopo essere stata colpita su tutto il corpo, compresa la testa, con calci, pugni e bastonate, fu dallo sparo di una pistola munita di silenziatore, che solo per pochi millimetri non recise l’arteria femorale della cosca sinistra.