Milano, 11 apr. (askanews) - Ci sono tante novità ma anche tanta prudenza nel primo Documento di economia e finanza (Def) del governo di Giorgia Meloni. Innanzitutto si parte da una dote da 3 miliardi per quest'anno, fondi che verranno impiegati per ulteriori interventi a favore di famiglie e imprese anche sul fronte energetico. Come annunciato in campagna elettorale tra le priorità per la prossima legge di Bilancio c'è l'attesa riforma del fisco che per il 2024 dovrà essere finanziata almeno in larga parte al proprio interno, tramite un doppio intervento sulle agevolazioni fiscali. L'intenzione è di iniziare dal prossimo anno con la riduzione delle aliquote Irpef, che dovrebbero scendere a tre, dalle attuali quattro. Il Def prevede inoltre un andamento discendente della pressione fiscale che dovrebbe passare dal 43,3 nel 2023 al 42,7% entro il 2026.Come annunciato dal ministro Giancarlo Giorgetti si prospetta poi una riduzione del deficit e del debito mentre il Pil dovrebbe crescere più del previsto segnando un +1%.Un altro punto cruciale è la riforma delle pensioni. Per il prossimo anno dovrebbe venire prorogato l'attuale meccanismo di Quota 103 che prevede l'uscita con 62 anni di età e 41 di contributi. Ancora in stand by l'opzione di Quota 41, che prevede la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall'età anagrafica.