Roma, 22 mar. (askanews) - La "linfa vitale" dell'umanità - l'acqua - è sempre più a rischio in tutto il mondo a causa del "consumo eccessivo e dello sviluppo eccessivo"; attività "vampiristiche", le ha definite l'Onu in un rapporto, pubblicato a poche ore dalla Conferenza delle Nazioni Unite sull'acqua a New York, che riunisce circa 6.500 partecipanti. É la seconda conferenza mondiale sul tema, a 45 anni dalla prima nel '77, che si apre in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua.Richard Connor, autore principale del rapporto Water 2023 dell'Unesco, ha parlato dell'impatto della "crisi idrica mondiale": tra i due e i tre miliardi di persone nel mondo soffrono di carenza d'acqua, ha detto, e la situazione potrebbe peggiorare."Da qui al 2050, la popolazione urbana che vive in situazioni di stress idrico aumenterà dell'80% passando dai 930 milioni del 2016 a una cifra compresa tra 1,7 e 2,4 miliardi".Una crisi che man mano colpirà tutti i paesi, causando migrazioni e conflitti. Nel nostro piccolo però ciascuno di noi può fare qualcosa, avverte Connor. "Ogni volta che usate l'acqua in casa, sappiate che quell'acqua ha dovuto essere trattata e che il trattamento utilizza energia e l'energia non è generalmente rinnovabile. Quindi non solo contribuite all'esaurimento della risorsa idrica quando usate l'acqua in casa, contribuite anche ai gas serra e al cambiamento climatico. Quindi, più si pensa e si cerca di usare l'acqua in modo saggio meglio è, visto che siamo miliardi; ogni volta che ognuno di noi risparmia un litro, in realtà stiamo risparmiando miliardi di litri d'acqua e ne vale davvero la pena".