Roma, 9 mar. (askanews) - Dopo le proteste e gli scontri andati avanti tutta la notte, il Parlamento georgiano ha ritirato il controverso disegno di legge sugli agenti stranieri che secondo molti avrebbe limitato la libertà di stampa. Lo ha comunicato il partito al governo, Georgian Dream, dopo la seconda notte di violente contestazioni nel centro di Tbilisi, con scontri tra manifestanti e polizia.Il progetto di legge, che ricorda la legislazione russa usata per mettere a tacere le critiche, prevedeva la creazione di un elenco di persone ed entità che ricevono finanziamenti dall'estero. Una mossa che ha scatenato proteste di massa e preoccupazioni tra l'opposizione, temendo che avrebbe permesso al governo di sopprimere il lavoro delle organizzazioni non governative e degli attivisti nel Paese. La polizia georgiana ha sparato cannoni ad acqua e gas lacrimogeni contro migliaia di manifestanti scesi in piazza che urlavano "no alla legge russa".Anche gli Usa e Bruxelles si erano detti preoccupati. Secondo il Parlamento europeo la proposta andava contro l'ambizione della Georgia di ricevere lo status di candidato all'adesione all'Ue.Il partito di opposizione e rappresentanti di diverse ong hanno però confermato che proseguiranno le proteste nel Paese nonostante il ritiro del disegno di legge.