Milano, 2 mar. (askanews) - Il riciclo delle batterie delle auto elettriche è un mercato che al 2050 potrebbe generare fino a 6 miliardi di euro di ricavi in Europa e 600 milioni in Italia, senza considerare l'indotto. E' quanto emerge dallo studio realizzato da Motus-E, Strategy & di Pwc e Politecnico di Milano che quantifica in 2,6 miliardi gli investimenti necessari a livello europeo e 280 milioni in Italia per creare una filiera per il riciclo di Nichel, Cobalto e Litio.Francesco Naso segretario generale Motus-E "Il riciclo è una opportunità triplice. Da una parte ci permette di giocare una partita industriale importante. È un'opportunità come nuovi posti di lavoro perché ovviamente è una nuova linea industriale e vuol dire anche know how di buon livello da generare con le nostre università e con i nostri istituti tecnici. E ultimo ma non ultimo è un importante via per l'indipendenza dei dell'approvvigionamento di materiali perché è una diciamo ulteriore miniera di materiali utili al nostro Paese".Complici i nuovi target Ue sul contenuto minimo di riciclato nelle batterie dei veicoli elettrici, al 2050 l'analisi stima circa 3,4 milioni di tonnellate di batterie a fine vita pronte a essere riciclate in Europa a fronte di una capacità che oggi non supera le 80mila tonnellate l'anno. Oltre, ai benefici economici occupazionali e ambientali, riciclare le batterie vuol dire rendersi più indipendenti sul fronte dell'approvvigionamento.Massimo Leonardo Principal Strategy & "Questo è fondamentale. Io credo che già il Covid abbia dimostrato a tutti quanti che le catene di fornitura internazionali subiscono degli sbalzi e delle pressioni che poi effettivamente mettono in crisi anche l'industria nazionale. Quindi credo che sia strategico poter fare una sorta di re-insourcing, cioè avere delle filiere domestiche che riutilizzano questi materiali e quindi creino non soltanto un vantaggio di tipo ambientale e sociale, ma anche un vantaggio di tipo economico proprio nella gestione del rischio".Insieme al riciclo, lo studio prende in esame anche le applicazioni di seconda vita delle batterie ad esempio a supporto di reti elettriche: un settore visto in forte crescita con una capacità stimata al 2050 di 647 GWh in Europa e di 77 Gwh in Italia.