Roma, 13 feb. (askanews) - "Alla luce delle dichiarazioni rese ai media dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro degli esteri Antonio Tajani circa le rassicurazioni, o addirittura come sono state chiamate 'promesse', ricevute dal presidente Al Sisi che avrebbe garantito che risolverà la situazione, eliminando gli ostacoli che ci impediscono di iniziare questo processo per il sequestro, le torture e l'uccisione di Giulio, abbiamo chiesto di sentire la premier Meloni e il ministro degli Esteri per avere ragguagli su tempistiche e modalità di queste soluzioni". "Il giudice ha rinviato al 3 aprile per sentire Meloni e Tajani"Così ha detto l'avvocata Alessandra Ballerini parlando fuori dal tribunale di Roma dopo l'udienza preliminare, con accanto i genitori del giovane ricercatore ucciso al Cairo, Paola Deffendi e Claudio Regeni. La legale ha poi aggiunto: "Anche la Cassazione ha ribadito che il superamento della situazione impeditiva per la partecipazione degli imputati al processo appartiene alle autorità di governo. Noi vogliamo credere di vivere in uno Stato di diritto che tutela i suoi cittadini e non abdica alle sue responsabilità". L'avvocato Ballerini, rispondendo a una domanda dei cronisti, ha poi aggiunto: "La decisione presa oggi dal giudice è il meglio che si poteva ottenere".