Roma, 31 gen. (askanews) - Il Governo ribadisce la linea della fermezza contro i violenti, un innalzamento dell'attenzione soprattutto per le sedi istituzionali, comprese ambasciate e consolati, e una strenua difesa del 41 bis, anche e soprattutto nei confronti di Alfredo Cospito l'ex militante della Federazione anarchica informale (Fai), trasferito da Sassari al carcere di Opera, a Milano, a causa delle sue condizioni di salute, compromesse da uno sciopero della fame iniziato il 20 ottobre scorso e che ha deciso di portare avanti anche dopo il trasferimento. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio: "In questo momento storico il 41 bis credo sia indispensabile e che sia necessario mantenerlo".Sui provvedimenti per rispondere alle violenze dialcune frange anarchiche che si sono mobilitate per sostenereCospito, il ministro dell'interno Matteo Piantedosi: "Fin troppo pleonastico dire che non ci faremo condizionare, perché è nei fatti, non c'è nessuna valutazione né in un senso, né in un altro", ha sottolineato.Intanto alla Camera, dove si discuteva sul testo unificato delle proposte di legge per istituire la Commissione Antimafia, le parole del deputato di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, che ha definito Cospito un influencer dei mafiosi contro il 41 bis, fanno scoppiare la bagarre in aula: "Il 12 gennaio 2023, mentre parlava con i mafiosi, Cospito incontrava anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando che andavano a incoraggiarlo nella battaglia. Allora voglio sapere se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia".Durissima la replica del Pd, la capogruppo alla Camera Debora Serracchiani: "Le parole dell'onorevole Donzelli sono gravissime e hanno contenuto e carattere di rilevanza penale".