Le attività d’indagine finalizzate all’individuazione delle disponibilità economico-imprenditoriali riconducibili ad appartenenti all’organizzazione mafiosa Cosa nostra svolte dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Palermo, hanno portato all’emissione da parte della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, che aveva accolto le richieste della Procura della Repubblica, di due provvedimenti di sequestro di beni per un valore complessivo di circa 700.000 euro a carico di Michelangelo Maurizio Lesto ed agli eredi di Vincenzo Urso, rispettivamente a Bagheria e Altavilla.