Roma, 18 gen. (askanews) - "Le intercettazioni sono uno strumento investigativo che va utilizzato a 360 gradi e oggi confinare le intercettazioni solo ai reati di mafia e di terrorismo significa lasciar cadere tutto un pezzo della repressione criminale che è una parte interna e intima della criminalità organizzata di tipo mafioso". Lo ha detto Antonello Ardituro, sostituto procuratore nazionale Antimafia, a margine del convegno "Economia e giustizia. Il contributo delle discipline economico-aziendali e delle professioni per la legalità" all'Università Lumsa, organizzato da AIDEA (Accademia Italiana di Economia Aziendale), CNDCEC (Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti e Esperti Contabili) e Università LUMSA."Oggi le mafie sono soprattutto corruzione, infiltrazione nel mercato. Quindi le intercettazioni servono o soprattutto forse ancora di più in questi ambiti, caratterizzati da una profonda omertà dove è difficile svolgere investigazione senza questi strumenti", ha aggiunto.