Messina Denaro, De Lucia: saldato debito con vittime stragi

2023-01-16 59

Palermo, 16 gen. (askanews) - Con Matteo Messina Denaro "è stato catturato l'ultimo stragista del 1992-93 e viene saldato un debito con le vittime". Sono queste le parole di Maurizio De Lucia, procuratore di Palermo pronunciate nella conferenza stampa sulla cattura del boss della mafia, arrestato a Palermo dopo 30 anni di latitanza mentre si recava in clinica.Proprio alle vittime della mafia, il procuratore ha voluto dedicare delle parole di stima e vicinanza."Nessuna delle vittime di mafia - ha detto - dovrà non avere una risposta. Io posso solo dire che tutto lo sforzo che noi facciamo, io personalmente, la mia Procura, polizia e carabinieri che lavorano con noi, è rivolto in questa direzione".Fondamentali per le indagini, ha aggiunto De Lucia, le intercettazioni e l'attività investigativa del Ros dei carabinieri che ha messo i militari sulle tracce del latitante bisognoso di cure per un tumore al colon, come ha sottolineato anche il Generale di Divisione, Pasquale Angelosanto."Da queste indicazioni che provenivano dall'attività tecnica svolta - ha detto - abbiamo lavorato per individuare, attraverso il tipo di patologia, le persone che avevano accesso alla struttura sanitaria per curare quel tipo di malattia".Messina Denaro per accedere alla struttura sanitaria usava false generalità e un documento accuratamente contraffatto. Tuttavia appena identificato e avvicinato dai carabinieri, nonostante un blando tentativo di fuga, ha immediatamente ammesso di essere la primula rossa, ricercata da oltre 30 anni. Trasferito in elicottero in una località segreta, per lui ora si apriranno le porte del carcere, come ha ammesso il Pm, Paolo Guido."Dalle indicazioni che ci arrivano dalla struttura sanitaria che lo ha in cura - ha spiegato il Pm - abbiamo ricevuto indicazioni che le sue condizioni sono assolutamente compatibili con il carcere. Lui c'è apparso in buona salute, non avrei detto che si trattasse di un paziente particolarmente problematico o fragile, è di buon aspetto e quindi questa persona sarà sicuramente curata come spetta a ogni cittadino italiano, però in una struttura carceraria".Soddisfazione da parte della premier, Giorgia Meloni che ha parlato di "giorno storico e di festa" per tutta l'Italia e si è recata a Palermo per ringraziare personalmente i magistrati e gli investigatori per l'importante risultato raggiunto.