"Non è una nazione famosa per i suoi vini. In Irlanda temo non ne producano, almeno di vino fatto con l'uva, perché adesso si parla di altri prodotti che vogliono nominare con questa attribuzione nobile". Il ministro della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, intervenendo a un evento elettorale di Fratelli d'Italia a Milano, torna sulla decisione delle autorità irlandesi di applicare sugli alcolici delle etichette di avvertenza come quelle poste sui prodotti a base di tabacco. "Che cosa bevono gli irlandesi? La birra, che usano per idratarsi e - ha attaccato il ministro - distillati ad alta gradazione che oggettivamente fanno più male. Tanti medici dicono che un bicchiere di vino non fa male, anzi fa bene. Non ho sentito mai nessuno dire che un bicchiere di whisky ti fa bene". Secondo Lollobrigida la questione è sulla mancata discriminazione rispetto alle quantità e la manovra irlandese nuocerebbe così alla crescita dell'export di vino italiano poiché "inserire la stessa dicitura tanto nel vino quanto nel whisky" genererebbe "nella persona il convincimento che sono la stessa cosa".Di Andrea Lattanzi e Daniele Alberti