Roma, 30 dic. (askanews) - Nell'ambito del Piano BUL, gestito dal MISE per la copertura delle aree meno digitalizzate del Paese, Open Fiber ha cablato un bene patrimonio dell'Unesco, la Certosa di Padula, in provincia di Salerno. Una delle più grandi in Italia e seconda in Europa. L'obiettivo è stato quello di dotare il bene di una rete all'avanguardia per garantire importanti innovazioni tecnologiche.A raccontare quanto è stato fatto ci ha pensato il Field Manager Coordinator di Open Fiber Campania e Basilicata, Vincenzo Spina:"Abbiamo effettuato degli interventi puntuali all'interno della Certosa, utilizzando quello che era un'infrastruttura esistente all'interno e, dove non era possibile passare fisicamente il cavo, abbiamo fatto degli interventi accurati attraverso degli scavi per il passaggio della rete. Questo ci ha permesso di arrivare dall'esterno fino all'interno della Certosa, portando la banda larga in questo bellissimo impianto. La parola preservare rispecchia a pieno il nostro stile di lavoro e il nostro metodo. Abbiamo avuto accortezza e cura dei dettagli nel posare la fibra ottica. Abbiamo effettuato degli interventi all'attenzione della sovraintendenza, abbiamo collaborato con archeologi ed altri addetti ai lavori che ci hanno supportato durante le opere. Tutto questo ci ha permesso di preservare la Certosa di Padula collegandola, appunto, in fibra ottica.L'obiettivo di Open Fiber è quello di digitalizzare l'Italia, e per fare questo noi guardiamo verso il futuro senza dimenticare il passato. Per questo lavoriamo per preservare tutti i siti presenti in Italia. A Lecce abbiamo lavorato con attenzione cercando di non intaccare la storia di quel luogo, così come a Garagusa in Basilicata dove abbiamo rinvenuto un cavaliere, e poi non possiamo non citare Gela, in Sicilia, dove tramite i nostri scavi abbiamo rinvenuto una necropoli protocorinzia ed ora è in opera la realizzazione di un museo a cielo aperto che permetterà di poter godere di questo meraviglioso luogo".La realizzazione è stata, poi, resa possibile grazie ad un importante lavoro di raccordo e preservazione tra Open Fiber e il Sindaco di Padula, Michela Cimino:"Oggi era opportuno dare l'opportunità della fibra ottica a tutti i cittadini, ma soprattutto per valorizzare il lavoro e il metodo che oggi dovranno avere tutti, non solo Certosa. Devo ringraziare Open Fiber per il lavoro che ha svolto anche all'interno del centro storico di Padula"Questo il prezioso contributo svolto da Open Fiber al servizio della Certosa e della città di Padula.