ASTOI: turismo torna alla normalità, in 2023 come prima del Covid

2022-12-20 11

Milano, 20 dic. (askanews) - Lo abbiamo detto e sentito molte volte, ma in questo caso ci sono i dati ufficiali a sostenerlo: il turismo è ripartito con la stagione invernale, come testimoniato dalle rilevazione dell'Osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi."I dati relativi all'inverno - ha detto ad askanews il presidente di ASTOI, Pier Ezhaya - ci dicono che stiamo tornando a poco a poco alla normalità, non siamo ancora ai livelli del 2019, ci manca ancora un pezzo di strada da completare, ma tutto sommato siamo soddisfatti perché qualche destinazione va un po' meglio, qualcuna invece è ancora in ritardo, ma possiamo dire che dal punto di vista della domanda turistica e del fatto che le persone abbiano ripreso a viaggiare siamo tornati alla normalità".Il turismo organizzato dunque riprende il proprio percorso, con rinnovata attenzione da parte dei viaggiatori, ora più esigenti in fatto di tutele e assistenza. E per il comparto si tratta di una svolta significativa. "Questo ritorno alla normalità - ha aggiunto il presidente - consente alle aziende del turismo organizzato consente di guardare al presente e al futuro con una certa positività. Le scorie di questi due anni terribili ci sono ancora: è vero che abbiamo superato il periodo peggiore, ma qualche segno e qualche ferita l'hanno lasciata e la stiamo ancora medicando. Comunque nel complesso oggi le vendite ci consentono di guardare con ottimismo al 2023, che tutti danno come l'anno di pareggio con il 2019 pre pandemico".La realtà, fatta di crisi geopolitiche, inflazione e tensioni energetiche, bussa comunque anche alla porta del turismo. "C'è un po' di difficoltà da parte dei consumatori nel sostenere i prezzi, con gli aumenti che hanno interessato un poi tutto la filiera, sia la parte aerea sia la parte alberghiera - ha concluso Ezhaya -. Però riscontriamo anche una grande voglia di viaggiare che ancora non è finta, quel famoso effetto molla che abbiamo tracciato in più occasioni, ossia la voglia dei viaggiatori di rimettersi in moto dopo la pandemia che è ancora nettamente visibile".Una voglia che premia, a livello di destinazioni di medio e lungo raggio, Maldive, Egitto, East Africa e Stati Uniti. In Europa cresce la domanda di Turchia mentre, data la stagione invernale, va molto bene anche la montagna. La vera sfida, però, deve ancora essere giocata: il banco di prova per l'effettivo grande ritorno alla normalità sarà l'estate del 2023, per la quale tutto il sistema del turismo si sta già preparando.