Stromboli riparte dopo la paura per la nuova eruzione con crollo di parte del costone e con onda anomala di un metro e mezzo che non ha causato danni.
Per precauzione era scattato l'allarme con fuoriuscita di tutte le navi e aliscafi dai porti di Milazzo e di Lipari con allerta anche nelle coste tirreniche e calabre, poi a distanza di qualche ora rientrata.
Ripartono i collegamenti con l'arrivo del primo aliscafo da Milazzo che ha permesso ad isolani di sbarcare e partire. Da ieri pomeriggio dopo l'allarme onda anomala, le corse erano state sospese. La nottata è passata tranquilla. Il parroco Giovanni Longo per eventuali necessità ha tenuto aperta per tutta la notte la Chiesa di San Vincenzo.
"Oggi le scuole di Stromboli resteranno chiuse - comunica la delegata municipale Carolina Barnao - è una misura di prevenzione del rischio derivante dalle ceneri vulcaniche che potrebbero piovere sull’abitato in conseguenza degli eventi franosi in corso.
Per lo stesso motivo saranno distribuite a chi ne ha bisogno le mascherine chirurgiche da indossare in caso di ricaduta di ceneri.
Dalle 9:00 alle 11:00 in chiesa ci sarà un volontario dell’Associazione Vis addetto alla distribuzione".
A seguito della comunicazione pervenuta alle ore 16,24 in merito alla rilevazione di un’onda di maremoto quantificata in circa 1,5 metri dalle boe di rilevamento poste in prossimità della “sciara del fuoco” di Stromboli, è stato immediatamente attivato in Prefettura il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS) per il monitoraggio della situazione e l’adozione delle attività di coordinamento eventualmente necessarie.
Dagli accertamenti immediatamente condotti con la collaborazione della Capitaneria di Porto che, tramite l’ufficio Circondariale di Lipari, ha disposto l’uscita di una motovedetta che si è portata da Lipari verso Stromboli per intercettare la preannunciata onda così da valutarne meglio la portata, ed in stretto raccordo con l’Arma dei Carabinieri ed il Sindaco di Lipari che aveva, nel frattempo, insediato il Centro Operativo Comunale, è stato possibile accertare che l’onda di maremoto si è progressivamente affievolita tanto da non comportare nessun fenomeno sulla terraferma, sia delle isole Eolie che delle coste siciliane o comunque recare disturbo alla navigazione.
Le attività del CCS, al quale stanno al momento partecipando Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale regionale, Capitaneria di Porto DRPC e Polizia Metropolitana, proseguono per un ulteriore approfondimento della situazione e, altresì, per monitorare la ricaduta di cenere registrata, a seguito della attività effusiva, in località “Piscità” e che, al momento, ha comportato l’allontanamento di otto persone residenti in quella zona.
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, nell'ultimo bollettino comunica che il grosso flusso piroclastico delle ore 15:19 è continuato per diversi minuti producendo abbondante cenere che ha temporaneamente impedito la vista della zona sommitale. Alle 15:40 si è potuto osservare una colata lavica che si è incanalata lungo la Sciara del Fuoco e che alle 16:00 circa è arrivata alla linea di costa. Quando la nube di cenere si è diradata, si è potuto osservare che continua l’attività esplosiva alle bocche dell’area craterica nord. Il materiale fine viene disperso da deboli venti in direzione sud-ovest.
Dal punto di vista sismico, a partire dalle ore 14:00, si è osservato un incremento dell'ampiezza del tremore vulcanico che ha raggiunto livelli molto alti intorno alle ore 15:00 in concomitanza del flusso piroclastico delle ore 14:31. Alle ore 15:19 si è osservato un segnale sismico, di notevole ampiezza, riconducibile ad un secondo flusso piroclastico. Attualmente l'ampiezza del tremore vulcanico si attesta sui livelli medi.
I segnali delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano variazioni di rilievo. La stazione clinometrica di Timpone del fuoco ha mostrato una variazione impulsiva in corrispondenza del flusso piroclastico delle 15:19.