Roma, 2 dic. (askanews) - "In questi sei anni penso che le Giornate di Trevi abbiamo dimostrato che ha ragione chi pensa che la sostenibilità o diventa un concetto organico, economico, ambientale, sociale, o ha difficoltà a progredire. Dobbiamo mettere tutti gli attori intorno a un tavolo per conto di tutte le variabili del trilemma e in questo momento la crisi che stiamo vivendo sulla sicurezza energetica ci dice che non esiste un vero modello di transizione se non ci aggiungiamo il rispetto necessario, soprattutto in un Paese come l'Italia con una economia manifatturiera particolarmente sviluppata, delle esigenze dei cittadini e delle imprese rispetto alla disponibilità di energia e rispetto alla competitività del sistema energetico".Lo ha affermato ad askanews il presidente di Wec Italia, Marco Margheri, in occasione della prima giornata dei lavori della VI Edizione delle Giornate dell'energia e dell'economia circolare di Trevi, promossa insieme a Globe Italia.Alle sfide dell'oggi serve per Margheri una risposta fatta di pragmatismo e investimenti: "In Italia abbiamo bisogno di muoverci molto velocemente sul tema delle infrastrutture per rispondere agli effetti dell'invasione russa dell'Ucraina e al cambiamento di paradigma dal punto di vista degli approvigionamenti energetici italiani e lo stiamo vedendo sul piano europeo e atlantico nella costruzione di un percorso verso la transizione che deve includere di più il Mediterraneo e l'Africa e un modello di cooperazione fatto anche di cooperazione tra le imprese sulle tecnologie".