Il rilancio di Alpitour nel post Covid: obiettivo 2 mld di ricavi

2022-12-01 1

Milano, 1 dic. (askanews) - L'obiettivo è raggiungere, nel 2023, quota 2 miliardi di euro di fatturato, lo stesso risultato ottenuto nel 2019, ossia prima dell'emergenza Covid che ha messo in ginocchio il settore del turismo catapultandolo in una crisi senza precedenti. Alpitour World, primo player italiano nell'industria turistica da 75 anni, inaugura il suo nuovo corso post Covid con fiducia ottimismo verso il futuro:"Ci auguriamo che il 2023 possa essere l'anno del pareggio con il 2019 - ci spiega Pierre Ezhaya, direttore generale tour operating di Alpitour. Il 2022 non ha potuto esserlo perchè l'inverno è stato molto fiaccato dal tema dei corridoi turistici e dalle restrizioni, l'estate 2022 ha dato già segnali di vitalità e riallineamento al 2019, iniziamo quindi un anno teoricamente con tutte le partite del campionato disponibili per essere giocate e quindi speriamo bene".Merito anche di una nuova strategia aziendale tutta proiettata verso l'innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale ma senza dimenticare la tradizione, come testimoniato dalla scelta del nuovo logo che conserva lo storico gabbiano dandogli però nuova vita e trasformandolo in un infinito: "Sicuramente - evidenzia il manager - non volevamo abbadonare quello che è stato il nostro simbolo più importante, quindi il gabbiano, però abbiamo voluto evolverlo in un'ottica di infinito e soprattutto dare a questo marchio un'anima, perchè oggi il nuovo Alpitour World con questo nuovo visual ambisce a proprio ad avere dei contenuti che poi riguardano l'impegno a guardare quello che accade intorno a noi, il sostegno alle popolazioni più povere che spesso aiutiamo con i nostri viaggi, quindi una visione rotonda, più olistica e non solo economica dell'azienda"La sfida è intercettare la domanda di un mercato in continua evoluzione: "In realtà tutti i clienti sono crossing, quindi sono un po' digitali, un po' fisici, a parte gli ultras che stanno o su una o sull'altra delle due rive del fiume, tendenzialmente cercano tutti i clienti, come facciamo noi nella nostra vita personale, di guardare tutte e due le cose - precisa ancora il direttore generale tour operating di Alpitour -. Quello che pensiamo è che oggi il ruolo dell'agenzia di viaggio che si pensava venisse compromesso dalla pandemia, in realtà quasi ha ripreso vigore, perchè si è proprio capito durante la pandemia che affidarsi a dei professionisti che possano assistere guidare e consigliare durante il viaggio è una cosa molto importante. Quindi noi crediamo che siano due canali compatibili, che si incrocino molto, e che alla fine debbano convivere e non farsi la guerra".

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