Shanghai, 30 nov. (askanews) - L'ex presidente cinese Jiang Zemin è morto a Shanghai, all'età di 96 anni. Era malato di leucemia ed ha accusato un'insufficienza multiorgano. Uomo cruciale nella storia delle relazioni internazionali è il fautore della politica del buon vicinato e del boom economico cinese e ha esercitato la sua influenza nella politica di Pechino fino a pochi anni fa.Jiang Zemin divenne leader in un momento di grave crisi di legittimazione per il governo cinese, anche a livello internazionale a causa dell'isolamento diplomatico seguito ai fatti di Tiananmen. Dovette anche far fronte agli importanti cambiamenti intervenuti sulla scena mondiale, all'indomani dell'implosione dell'Unione Sovietica che portò alla fine della guerra fredda. Jiang Zemin si impegnò per trovare la giusta collocazione della Cina nel nuovo assetto internazionale. Il perno della sua nuova linea politica: il concetto di Nuova sicurezza. Rispetto alla politica interna rimase nella linea di durezza, e mantenne una politica di rigida chiusura reprimendo minoranze e oppositori, ma al tempo stesso, cercò di aprire l'economia cinese al mercato e di spingere verso l'adozione di un sistema sempre più capitalistico. Riuscì a far entrare il suo paese nel 2001 nell'Organizzazione mondiale del commercio, consentendo di integrarsi strettamente con le economie degli Stati Uniti e dell'Europa.