Roma, 25 nov. (askanews) - "Nella drammatica fase dell'emergenza pandemica si è creata una virtuosa sinergia tra la componente di diritto pubblico e quella di diritto privato del Servizio Sanitario Nazionale, che ha dimostrato di essere un modello, senza dubbio, efficace ed efficiente che dà risposte puntuali ai bisogni di salute della popolazione. È indispensabile, a nostro avviso, intervenire con urgenza per abrogare il vincolo di spesa per l'acquisto di prestazioni sanitarie di assistenza ambulatoriale ed ospedaliera da soggetti privati accreditati, disposto dal Dl 95/2012, e rimuovere il tetto al contributo una tantum per le strutture di diritto privato previsto dal Decreto Aiuti-ter". Lo ha detto Barbara Cittadini, presidente Aiop, l'associazione italiana ospedalità privata, intervistata in un The Watcher Talk dedicato alla sanità alla presenza del Presidente della Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati Ugo Cappellacci (FI), della deputata di FdI Marta Schifone, componente della Commissione Affari sociali alla Camera e della senatrice della Lega Elena Murelli, Commissione Sanità al Senato. "La misura introdotta, sine die, dal DL 95/2012, è ormai anacronistica e presenta, profili di dubbia costituzionalità. Il suo effetto, oggi, è quello di deprimere quali-quantitativamente il sistema, riducendo le prestazioni per i cittadini che affrontano lunghe liste d'attesa e, sovente, sono costretti a rinunciare alle cure. Nell'attuale contesto di grave crisi energetica - prosegue il Presidente Aiop - le nostre strutture, in virtù di budget e tariffe datate, hanno equilibri finanziari sempre più complessi. Il Dl Aiuti-ter, varato dal governo Draghi per fronteggiare i rincari delle bollette di energia e gas, pur riconoscendo, finalmente, alla componente di diritto privato, il diritto di accedere alle risorse stanziate, ha previsto che il contributo concesso alle strutture accreditate non possa superare lo 0,8% del tetto di spesa assegnato per l'anno 2022, a differenza della componente pubblica per la quale non sono stati previsti vincoli. Il nostro auspicio - conclude Barbara Cittadini - è che il nuovo governo, fortemente motivato a sostenere le famiglie e le imprese, riveda queste misure inique e garantisca, con tutti gli strumenti a sua disposizione, il diritto alla salute della popolazione".