Zogno (Bg), 22 nov. (askanews) - In Lombardia nasce una nuova figura professionale: l'operatore di costruzioni in pietra a secco, professionista specializzato in quella particolare tecnica costruttiva tipica delle zone montane lombarde come Val Brembana, Valtellina, Valle Imagna e la cosiddetta area dei quattro parchi nell'alta brianza Lecchese tanto da essere riconosciuta come patrimonio dell'Unesco. Una forma d'arte da custodire e salvaguardare. Ecco perchè il riconoscimento ufficiale di questa nuova figura professionale, annunciato dall'assessore regionale all'agricoltura Fabio Rolfi, rappresenta un significativo traguardo per il progetto "P-Art Una pietra sopra l'altra" avviato nel gennaio 2022 dal gruppo di azione locale Val Brembana 2020, ente capofila dell'iniziativa, coinvolgendo anche il Gal Valtellina Valle dei Sapori e il Gal Quattro Parchi Lecco Brianza proprio con l'obiettivo di valorizzare muri, terrazzamenti e altri elementi architettonici realizzati con una tecnica millenaria che fa parte della tradizione locale e rappresenta un elemento caratteristico del paessaggio."Finalmente obiettivo raggiunto - esulta Lucia Morali, presidente del GAL Valle Brembana 2020 -. Un percorso molto lungo, durato veramente un anno, ma che ci dà veramente una grande soddisfazione. Perchè riuscire a far diventare questa arte, perchè è un'arte, un lavoro e avere un riconoscimento così importante per noi veramente è stata una cosa fondamentale, per cui abbiamo lavorato tutto quest'anno".E' un risultato importante per il progetto P-Art che fin dalla sua nascita ha scommesso con decisione sull'importanza della formazione professionale dell'operatore in pietra a secco: "Durante i corsi che abbiamo fatto - sottolinea ancora la presidente Morali - la cosa che ci ha stupito è vedere proprio dei giovani che vogliono dedicarsi a questo lavoro. Addirittura abbiamo avuto nei nostri corsi gente proveniente da altri territori, anche da altre regioni che non hanno trovato vicino a loro dei corsi qualificanti per questo manufatto. Per esempio avevamo due ragazzi che sono venuti a fare il corso perchè dovevano ristrutturare dei trulli in Puglia e non c'era nessun corso, nessuna possibilità di capire come vengono fatti questi muri".Un'opportunità in più, dunque, soprattutto per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro: "Nell'area Lecchese e nelle azioni locali - spiega Giacomo Camozzini, presidente del GAL Quattro Parchi Lecco Brianza - noi abbiamo coinvolto la scuola edile della fondazione Clerici, soprattutto i ragazzi del secondo e del terzo anno, proponendo questa attività a scopo informativo e abbiamo ottenuto l'adesione completa di queste due classi: 30 ragazzi che non solo hanno seguito il corso con molto entusiasmo ma indotto la fondazione a inserire questa sezione nel percorso formativo dei ragazzi".