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(Adnkronos) - (Dall’inviata Silvia Mancinelli) - "Lo scenario è l'inizio di una crisi che sfocia molto rapidamente in un conflitto con l'altra parte, che è a noi paritetica, capace e ben strutturata. Fronteggiamo un avversario dotato di sistemi missilistici, radar e velivoli molto avanzati e, nel momento in cui si decide di rispondere, dobbiamo essere efficaci". A parlare all'Adnkronos dalla base di Amendola, in provincia di Foggia, dove ha sede il 32esimo Stormo, è il colonnello dell'Aeronautica Militare Vito Cracas, responsabile dell'operazione Falcon Strike 2022. Una esercitazione guidata dall'Aeronautica Militare con velivoli di quinta generazione, che vede in questa edizione la partecipazione dell’Italia, che ne è alla guida, di Stati Uniti e Paesi Bassi con più di 50 diversi assetti aerei e oltre 1000 militari coinvolti, di cui 600 rischierati sulla base di Amendola (comprese circa 250 unità provenienti dalle componenti straniere).
Impegnate 6 basi dell’Aeronautica Militare a cui si aggiungerà la nave Caio Duilio della Marina Militare e il Poligono Interforze di Salto di Quirra a Perdasdefogu, in provincia di Nuoro. "E una occasione di addestramento che coinvolge forze alleate amiche - spiega ancora il colonnello Cracas - Si svolge sul Tirreno principalmente, abbiamo un'area ad est della Sardegna dove abbiamo sistemato molte attrezzature per fare addestramento specifico verso target su terra. Se il tempo meteorologico ci impedisce di andare sul Tirreno, abbiamo anche attivato la zona sulla Calabria che ci permette di fare un addestramento molto avanzato. Abbiamo bisogno di aree molto grandi, complesse e strutturate: ci supportano i velivoli rifornitori italiani e americani. La finalità principale è di far esercitare le forze F35 europee e americane insieme, in uno scenario loro dedicato in modo anche da ottimizzare la catena manutentiva".