In nome della legge è un film del 1949 diretto da Pietro Germi.
È tratto dal romanzo autobiografico Piccola pretura del magistrato Giuseppe Guido Lo Schiavo ed è stato girato nel piccolo paese di Sciacca, in provincia di Agrigento, il film risultò vincitore di tre Nastri d'argento, fra cui uno speciale al regista.
Trama
Sicilia, 1948: Guido Schiavi, un giovane magistrato di Palermo, viene inviato come pretore a Capodarso (che corrisponde nella realtà a Barrafranca), cittadina siciliana in provincia di Enna e, per amore della giustizia e della legalità, si trova costretto a combattere contro varie ingiustizie sociali. Il suo zelo lo porterà a scontrarsi con un notabile, il barone Lo Vasto e contro la mafia, rappresentata dal massaro Turi Passalacqua e dai suoi uomini. Tutto ciò contornato da una realtà omertosa e fortemente diffidente che non fa che ostacolare il suo lavoro. Solo contro tutti, appoggiato unicamente da Grifò, il maresciallo della locale stazione dei carabinieri, e dal giovane amico Paolino (la cui barbara uccisione lo convincerà a rinunciare alle dimissioni appena presentate), condurrà fino alla fine la sua battaglia che consiste non solo nell'applicare la legge ma anche nell'insegnarne il valore.
Per il Dizionario Morandini è un «vigoroso, qua e là affascinante film d'azione anche se sociologicamente poco attendibile», anticipatore del cinema civile degli anni sessanta e «primo western del cinema italiano postbellico».
Interpreti e personaggi
Massimo Girotti: Guido Schiavi
Camillo Mastrocinque: barone Lo Vasto
Jone Salinas: baronessa Teresa Lo Vasto
Charles Vanel: Turi Passalacqua
Saro Urzì: maresciallo Grifò
Turi Pandolfini: don Fifì
Umberto Spadaro: avvocato Faraglia
Saro Arcidiacono: il cancelliere
Ignazio Balsamo: Francesco Messana
Nanda De Santis: Lorenzina
Bernardo Indelicato: Paolino
Francesco Navarra: Vanni Vetriolo
Nadia Niver: Bastianella
Pietro Sabella: Gallinella
Natale Cirino
Alfio Macrì
Guido Medici
Carmelo Oliviero
Aldo Squarzini