Napoli, 4 nov. (askanews) - La Tangenziale di Napoli diventa un "laboratorio a cielo aperto" per la mobilità del futuro. Si rafforza la collaborazione tra Autostrade per l'Italia e l'università Federico II e, grazie al rafforzamento di questa virtuosa sinergia, l'infrastruttura partenopea sarà a disposizione dell'ateneo per testare le soluzioni tecnologiche sviluppate in collaborazione con diverse realtà, nell'ambito del progetto europeo F2 Smart Lab. L'obiettivo è rendere l'asse viario sempre più futuristico oltreché modello di sviluppo ingegneristico per l'intero Paese.L'occasione per presentare le tecnologie operative sulla Tangenziale e l'ampliamento della cooperazione con l'ateneo, è stata la cerimonia per l'avvio della seconda edizione della Smart Infrastructures Academy, frutto della partnership tra la Federico II e Tecne, società del Gruppo Aspi. Un progetto che vedrà la partecipazione di una quarantina di studenti dopo aver già formato e inserito nel Gruppo decine di nuovi ingegneri con competenze specializzate."Tangenziale di Napoli, in questi anni, ha sviluppato un rapporto intenso di collaborazione con la Federico II studiando tutte le attività innovative e di avanguardia per rendere l'infrastruttura sempre più smart", ha affermato Luigi Massa, ad di TANA. "Tangenziale di Napoli è un laboratorio aperto dove stiamo applicando tecnologie all'avanguardia sia sulle attività di manutenzione sull'infrastruttura esistente ma anche attività di sviluppo sul digitale", ha sottolineato Roberto Tomasi, ad di Aspi. "In un asse così importante per la città ma così importante anche per il Paese stiamo applicando concretamente quello che abbiamo studiato e abbiamo dichiarato". Molto soddisfacente l'avventura della SI Academy: "Il fatto che sia la seconda edizione conferma la validità dell'iniziativa. Abbiamo formato più di 30 ragazzi lo scorso anno, ne stiamo formando oltre 40 quest'anno, in una delle scuole di eccellenza del nostro Paese. Il fatto che stiamo investendo e continueremo a investire sulle eccellenze del Sud. Lo riteniamo un fattore importante per il sistema Paese". "Siamo impegnati in un profondo processo di trasformazione soprattutto un programma di aumento della capacità infrastrutturale della Rete, quindi, nuove opere, opere molto rilevanti", ha spiegato Elisabetta Oliveri, presidente di Autostrade per l'Italia. "C'è bisogno davvero di tante competenze, di competenze di ragazzi giovani, talentuosi e che sappiano guardare allo sviluppo della rete infrastrutturale in un'ottica di sostenibilità"."E' bellissimo vedere tutte queste competenze che ci sono nelle nostre università in Italia che lavorano insieme in un contesto multidisciplinare e credo che sia questa la strada per le aziende italiane: per poter fare c'è bisogno di creare questo collegamento virtuoso tra le aziende e le università", ha concluso Oliveri.